Comunità

Comunita' terapeutico-riabilitativa Redancia2

Mioglia (SV)

Direttore Dott.ssa Paola Briano

Telefono 019732252 - 019732306

reda2@redancia.it

reda2@redancia.it

Fax: 019732306

Indirizzo: Via Battaglia 55 - 17040 Mioglia (SV)

Liguria

http://http://www.redancia.it

Direttore Sanitario: Dott. Dario Nicora

Comunità Terapeutica Redancia2

La comunità terapeutico-riabilitativa Redancia 2 di Mioglia è situata in una villa di campagna immersa nel verde dell'Appennino Ligure ed inserita nel centro abitato di un paese dell'entroterra di Savona. I mezzi pubblici consentono un rapido collegamento con la città.
E' autorizzata al funzionamento dal Comune di Mioglia ed è accreditata dalla Regione Liguria.
La Comunità è stata aperta nel Maggio 1992 e può accogliere fino a 22 persone adulte con disturbo psichico. L'ospitalità è garantita in camere singole o in camere doppie, arredate con elegante sobrietà.
L'assistenza è garantita nell'arco delle 24 ore; è garantita una reperibilità costante dei medici psichiatri che operano presso la struttura.
Il servizio offerto comprende il vitto, l'alloggio, il servizio di lavanderia, gli spostamenti e gli accompagnamenti necessari per le attività terapeutico-riabilitative esterne.    
Per ogni utente si redige un progetto individualizzato, concordato con la famiglia e con gli operatori del servizio di salute mentale che ne propone l'inserimento, basato sulla ricerca costante del consenso.
I progetti terapeutici generalmente hanno una durata che varia da sei mesi a tre anni.
Obiettivo del progetto terapeutico è infondere speranza alle persone che chiedono di essere accolte, migliorare la qualità della loro esistenza, incrementare la stima di sé, recuperare le potenzialità psicologiche, relazionali e sociali, realizzare progetti di inserimento abitativo e lavorativo.
Caratteristica peculiare è l'assenza di barriere e chiusure: solamente la ricerca di un rapporto d'interdipendenza ed il contenimento relazionale sono gli strumenti a disposizione degli operatori della comunità per curare gli ospiti e le eventuali manifestazioni patologiche del comportamento.
Il personale che opera nella struttura è composto da:
-due medici psichiatri
-cinque psicologi
-cinque infermieri
-cinque educatori
-tre ausiliari
Il gruppo di lavoro utilizza un modello d'intervento ad orientamento psicodinamico. Il progetto, le sue verifiche, il diario quotidiano, tutto quanto riguarda il lavoro di cura d'ogni ospite è costantemente registrato in una cartella clinica computerizzata.
Ogni settimana si svolge l'assemblea di comunità, alla quale partecipano tutti gli ospiti.
Le attività proposte variano a seconda delle esigenze che emergono dal progetto terapeutico-riabilitativo individuale e comprendono:
-attività a valenza psicoterapica: gruppo psico-educazionale, attività di musico-terapia, psicodramma, attività sulle abilità sociali
-attività di laboratorio: gruppo cucina, attività di ceramica, attività di redazione di un giornalino, gruppo pesca;
-attività ludico-ricreative: gruppo cinema, gruppo itinerante, attività di piscina, squadra di calcio.
I famigliari partecipano ad incontri di gruppo a cadenza mensile con i responsabili della struttura ed incontrano individualmente i referenti di ciascun ospite, ogni volta che le circostanze lo richiedano.
La comunità cura la mediazione agli inserimenti lavorativi dei propri ospiti attraverso strumenti quali i tirocini formativi e le borse-lavoro e collabora attivamente con due cooperative sociali di tipo B: la cooperativa 'La Bitta', fondata nel 1993, che opera prevalentemente nel campo della ristorazione e la cooperativa 'La Polena', fondata nel 1997, una compagnia teatrale che ha prodotto spettacoli apprezzati dal pubblico e dalla critica, già rappresentati in importanti teatri di tutta Italia.


Comunità Terapeutiche Psichiatriche REDANCIA
Il progetto REDANCIA è uno strumento di intervento specifico nel processo di cura e riabilitazione dei pazienti psichiatrici.
L'idea nasce nel '90 dalla necessità di proporre un modello di intervento integrato con le altre agenzie deputate al trattamento dei disturbi mentali (servizi territoriali, SPDC, ecc.), prendendo in considerazione l'ambiante di origine, la famiglia, i curanti di ogni singolo ospite, fornendo uno spazio transizionale, cioé una palestra in cui saggiare le residue potenzialità e fornire stimoli gradatamente più intensi per favorire il reinserimento sociale. Il tutto a partire da una verifica di quello che accade nel "campo" comunitario.
Il PROGETTO REDANCIA nasce da un'esigenza innanzitutto pratica: la necessità per operatori medici psichiatri, psicologi, infermieri,educatori, di trovare un luogo nel quale condividere un'esperienza di vita finalizzata alla cura del paziente psichiatrico grave.
Il "nucleo storico" degli operatori che era composto da psichiatri ed infermieri con esperienze ospedaliere classiche (S.P.D.C. ed ospedale psichiatrico) o di assistenza territoriale, si sono affiancati nuovi operatori con molto entusiasmo, ma poca esperienza come sempre capita ai neolaureati o neodiplomati. Centrale ci è parso quindi il problema dell'informazione specifica e della formazione, in modo da superare la rigida distinzione di ruoli derivante dal titolo di studio, per promuovere una nuova professionalità che potremmo definire di "operatore di Comunità Terapeutica".
Indispensabile per ottenere un buon risultato è la particolare attenzione alle dinamiche di gruppo che nel nostro caso vengono affrontate con l'aiuto di uno psicoanalista membro ordinario della S.P.I.
Riteniamo non si possa prescindere nel percorso formativo dall'esperienza diretta e dalla riflessione costante su di questa.
Laa necessità avvertita è quindi quella di proporre un modello di "intervento integrato" ed uno dei luoghi pensati come possibili la Comunità Terapeutica.