Per meglio comprendere il problema della collaborazione nella relazione terapeutica ci sembra utile distinguere due situazioni diverse tra di loro.
Da una parte il malato che non chiede e non vuole (almeno esplicitamente) alcuna terapia e quindi non propone, anzi si oppone, a qualsiasi collaborazione.
Dall'altra il paziente che invece pone una domanda (più o meno congrua) di terapia e che quindi più o meno implicitamente propone una possibilità di collaborazione.